Come ogni racconto di Kafka, Una relazione accademica dà forma letteraria ad alcune questioni fondamentali – fondamentalmente inesauribili. In questo caso, la storia, narrata in prima persona agli “illustri accademici”, di una scimmia che ha deciso di diventare uomo, per quanto ironica, non diviene mera satira o intellettualistico esercizio di straniamento dello sguardo. Mette in scena, invece, il passaggio da animale a uomo – quell’animale che è anche e soprattutto altro dalla sua animalità d’origine… eppure, quest’alterità sfugge a ogni definizione precisa, scientifica. La vulgata evoluzionista della provenienza scimmiesca di homo sapiens è così messa al servizio di un’enigma insieme concreto e sottilissimo. Infatti, la scimmia-uomo di Kafka precisa che non di vaga “libertà” si tratta qui ma di “via d’uscita”… A ciascun lettore le sue meditazioni, le sue conclusioni in merito.
La Redazione