Gli esseri umani sono fatti di linguaggio; con il linguaggio – veicolo e forma del pensiero – mutano la natura e creano nuove realtà a profusione. Per questo le rivoluzioni si fanno prima di tutto cambiando le parole, rinnovando il loro uso e il loro significato: le parole svelano, trascinano, irradiano una certa luce.
Ecco perché noi della redazione abbiamo fin da subito voluto rivoluzionare qualcosa della lingua italiana, con il titolo della rivista che ora è anche di questo sito: I Sorci Verdi, infatti, si rifà alla stupenda espressione popolare (passata dal romanesco all’italiano) “ti faccio vedere i sorci verdi”, genericamente intesa come sfida o minaccia. Una bizzarra versione di “ti faccio vedere io che cosa so fare”. Il nostro intento rivoluzionario è stato ed è quello di trasformare questa espressione nella bandiera di un progetto a lungo termine di letteratura e critica, affinché si associ indissolubilmente alla nostra sfida, che fa dell’ironia letteraria più che un’arma – uno stile di pensiero. Noi della redazione siamo diventati a tutti gli effetti i Sorci, i portatori di una salutare epidemia dell’immaginazione.
Ora, in occasione del n. 20, il qui presente Sorcio, sul Parafulmine in prima pagina, ha proposto di rivoluzionare proprio la parola rivoluzione. A questo proposito, però, urge una chiosa: in quella sede faccio leva su un’altra parola, movimento, nel suo senso più comune e generale. Soltanto adesso mi rendo conto che anche questa scelta è rivoluzionaria, poiché da anni la parola è usata (abusata e logorata) nel dibattito politico e giornalistico, per indicare una formazione che si vuole distinguere dal più tradizionale partito. Ebbene, è tempo che questa parola sia liberata da un angusto e ormai banalizzante riferimento politico e torni a essere pronunciata – e assaporata – per esprimere l’idea del moto, l’incantevole dinamismo del mondo fisico, le danze costruite ad arte sul corpo umano, i ritmi impliciti nei gesti quotidiani.
Questi sono solo alcuni esempi; ma in verità ogni parola può essere rivoluzionata. Meglio ancora, attende di essere esplorata in tutto il suo potenziale quasi magico. Non lasciamo che le parole siano ridotte a poca e povera cosa: ne va della qualità dei nostri pensieri, ossia (letteralmente) della nostra vita.
Massimiliano Peroni
Bell’articolo!